In questo articolo vediamo come impostare i progetti per poter lavorare i rulli (reel) di un film riprendendo il discorso iniziato nella parte 1.
Poichè il tempo che si ha a disposizione per creare la musica (cue) per le immagini contenute nei vari rulli è piuttosto esiguo, il Compositore e i suoi collaboratori sono soggetti ad un intenso lavoro e di conseguenza ad un periodo di stress.
Il coordinamento di tutte le attività lavorative (creare i progetti sulla DAW, scegliere le librerie sonore, organizzare il routing audio, registrare eventualmente delle tracce audio, programmare sintetizzatori e campionatori, tenere i contatti con la produzione, ecc.) che sono necessarie per scrivere i vari cue è molto importante e richiede che tutti i protagonisti di questo processo meraviglioso adottino un “codice” comportamentale e professionale che prevede anche un ordine piuttosto rigido nella creazione, organizzazione, condivisione, protezione dei vari file.
Quando si viaggia ad alte velocità nel flusso delle varie attività l’errore che può essere commesso, per semplice distrazione o per applicazione errata di un processo o una funzione, ha una diffusione e amplificazione nelle fasi successive della lavorazione (si parla di propagazione degli errori, ed è materia di studio di ingegneria) che potrebbe creare rallentamento nel tempo e quindi slittamento delle consegne intermedie.
E’ pertanto importante creare ordine nella struttura dei file che costituiscono i vari progetti e che questo ordine sia mantenuto da tutti coloro che lavorano agli stessi. Per cominciare consiglio di creare una cartella generale con il titolo del film, documentario, serie, ecc. su cui si dovranno fornire le musiche. All’interno della cartella generale, se abbiamo da lavorare più file video (rulli) e bene organizzare delle sotto cartelle ciascuna dedicata ad un file video che sarà contenuto al suo interno.

Dopodiché ognuna di queste cartelle all’interno conterrà le cartelle dei progetti dei singoli cue musicali (gli M). Consideriamo ad esempio il Rullo 1 di un certo Film in lavorazione e che al suo interno sono presenti 3 cue (1M1, 1M2, 1M3). [nota: i Cue musicali sono indicati con la lettera M ed hanno generalmente un numero sulla sinistra della M ed uno a destra. Il numero di sinistra indica il numero del rullo mentre quello sulla destra il numero progressivo del cue all’interno del rullo. Quindi 1M1 è seguito temporalmente da 1M2 e poi da 1M3 e così via. Non esiste un numero standard di M all’interno di un rullo ma dipende dal tipo di film e di contenuto al suo interno. Potrei avere un rullo con pochi cue ed un altro con un numero doppio o anche triplo].

La DAW che sarà utilizzata per questo e i prossimi articoli a seguire (la parte 3, ecc.) è Cubase 10 Pro. Per prima cosa occorre creare un progetto vuoto dove poter inserire il file video relativo al Rullo 1. Il progetto viene nominato Rullo 1 e salvato all’interno della cartella Rullo 1.


Prima di procedere occorre controllare alcune impostazioni del progetto. La prima cosa è verificare che la Sample Rate (frequenza di riferimento per i file audio) sia alla risoluzione di 48 kHz (standard per il video) e che la Bit Rate sia a 24 bit. In Cubase occorre aprire la finestra Project Setup selezionabile dal menu Project. Le informazioni che ci occorre verificare ed eventualmente correggere si trovano nella sezione Record File Format in basso a sinistra nella finestra.


nella finestra Project Setup
Una volta impostate le informazioni corrette possiamo chiudere la finestra e caricare nel progetto il file video scegliendo File/Import/Video File. Nella finestra che compare dobbiamo scegliere il video (lo abbiamo precedentemente inserito nella cartella Rullo 1) e nelle opzioni verificare se in esso è presente una traccia audio contenente sicuramente la Presa Diretta (l’audio derivante dalle microfonazioni nel set degli attori), probabilmente alcuni effetti e rumori aggiunti (SFX) e in alcuni casi alcuni brani di musica di indicazione o diegetici (ovvero prodotti direttamente sul set). Se è presente questa traccia audio è importante attivare la casella per l’opzione di importazione nel file di progetto.

Una volta cliccato su Apri il file viene inserito nel progetto e viene diviso nella traccia Video (contenente le immagini) e nella traccia stereofonica (contenente l’audio del rullo). Il file video una volta caricato mostra dei riquadri vuoti che ospiteranno dei frame (sono chiamati Thumbnail) ma avremo bisogno di qualche istante perché si completi la generazione della memoria cache necessaria per vederli. Al termine dell’operazione potremo vedere questi frame.


I Frame in anteprima sul file video sono utilissimi per vedere quale parte del film cade in determinate posizioni temporali. Torneremo più avanti sull’argomento per capire perchè visualizziamo alcune immagini in questi Thumbnail.
Abbiamo visto nella prima parte (articolo precedente) che le immagini si legano ad un tempo lineare (quindi non musicale) il cui formato è in timecode SMPTE quindi possiamo cambiare il nostro righello temporale dal formato Bars +Beats (attuale) al Timecode attraverso il menu a comparsa che si trova nell’angolo destro del righello.



Per poter vedere il file video Cubase ha un proprio lettore che si attiva dal menu Studio oppure premendo F8. Sempre dal menu Studio ma nel sotto menu More Options si può selezionare anche Time Display che apre un piccolo riquadro (ridimensionabile) che mostra il tempo alla posizione del cursore progetto in maniera più comoda rispetto alla lettura effettuata nel Trasnport Panel.

e il riquadro più piccolo del Time Display
Possiamo osservare che la finestra del lettore video mostra le immagini relative al file video e precisamente il fotogramma (frame) che cade nella posizione del cursore progetto. Sempre nel file video è stampato il tempo (SMPTE) che è ovviamente unico e consecutivo per ogni fotogramma. La stessa posizione del cursore progetto viene mostrata sempre nel formato SMPTE nel riquadro Time Display. Osserviamo dunque che i tempi mostrati nelle due finestre non coincidono. Il tempo indicato nella finestra del lettore video indica 00:59:57:00 mentre quello nel riquadro sotto è 00:00:00:00. Occorre allineare i due tempi e il valore di riferimento è ovviamente quello mostrato nel lettore video e stampato sul file video ovvero il tempo del progetto di Cubase deve iniziare esattamente come quello del file (00:59:57:00). Questo passaggio è importante e si rende necessario per diversi motivi:
- Il primo è che il timecode iniziale (chiamato tecnicamente Origin Time o Original Timestamp) dei file audio che andremo poi a sincronizzare con le immagini condivideranno la stessa posizione temporale del punto di sync sul video;
- il secondo è che in questo modo potremo sempre verificare l’esatta corrispondenza temporale. In alcuni casi potrebbe accadere che in una certa posizione temporale il timecode del file video e quello del tempo di Cubase risultino sfasati di uno o più frame. Questo indica che c’è stato un errore nel file video: potrebbe essere accaduto che da qualche parte è stato “mangiato” uno o più fotogrammi, se i frame del video risultano in meno nel conteggio temporale mostrato nel riquadro di Cubase, oppure duplicato uno o più fotogrammi, se i frame del video risultano in più. Sono confrontando i due timecode possiamo accorgerci di questi errori presenti nel file video (perchè il timecode di Cubase è quello sempre corretto in quanto mostra il tempo che scorre). Se accadrà questo problema dovremo ricontattare la produzione e chiedere di inviarci nuovamente il file video corretto altrimenti produrremo un audio che sarà fuori sync rispetto al file video che si trova nel progetto di montaggio della produzione.
Per allineare i due timecode dobbiamo utilizzare le impostazione presenti nella finestra Project Setup di Cubase che abbiamo visto poco fa ma prima di agire facciamo un paio di considerazioni. Il Rullo 1 presenta un timecode iniziale di 00:59:57:00 ma in realtà il suo primo fotogramma è nella posizione 01:00:00:00. Come detto nel precedente articolo, i file video possono avere un offset temporale ovvero un inizio anticipato (nel nostro caso di 3 secondi) che ospita delle schermate fisse che mostrano alcune informazioni.

Nella schermata statica possiamo leggere quando inizia il conteggio ufficiale del tempo (START), dove è presente il BIP TESTA (il punto di sync della traccia audio contenuto nel file), quando c’è il primo fotogramma di scena), dove cade il BIP CODA (la fine dell’audio) e soprattutto che tipo di audio è presente (nel nostro caso solamente la presa diretta PD e gli effetti SFX). Quando decidiamo il tempo di Cubase dobbiamo trattare l’inizio del tempo come quello mostrato in START e aggiungere un offset temporale in base al timecode stampato sul primo fotogramma assoluto del file (00:59:57:00). Procediamo con la finestra Project Setup. Nel riquadro Project Duration possiamo specificare la posizione temporale iniziale in Project Start Time.

Nel riquadro Project Time Displays invece possiamo specificare l’offset di 3 secondi in Display Time Offset.

Una volta che applichiamo il tutto compare una finestra che ci avvisa che l’offset temporale è cambiato e che dobbiamo decidere come correggere le posizioni temporali dei file già presenti nel progetto prima dell’applicazione di queste funzioni. Se si sceglie Yes tutti i file manterranno le posizione temporali che avevano prima di compiere queste ultime operazioni temporali. Scegliendo invece No la posizione temporale dei file sarà aggiornata in base ai nuovi valori. Ovviamente è quest’ultima opzione quella da scegliere perchè l’inizio del file non dovrà essere alla posizione 00:00:00:00 ma 00:59:57:00.

Una volta che abbiamo cliccato su No il progetto viene aggiornato alla posizione temporale scelta e potremo quindi verificare che i due timecode sono ora allineati.


Nel prossimo articolo vedremo come individuare nel progetto le posizioni temporali dei vari cue (M) presenti ed associarli ai marker.
Grazie per questi articoli, sono utilissimi. Una curiosità: c’è un motivo particolare per cui la Bit Rate debba essere a 24 bit e non 32 o in altri formati?
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Prego. 24 bit rappresenta uno standard. Normalmente è la Bit Rate richiesta nelle specifiche tecniche di consegna dei file. Tuttavia esistono dei sisemi di produzione in cui la Bit Rate può essere a 32 bit o addirittura a 64 bit. Ne parlerò su un articolo dedicato.
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